– Eccellenze Italiane Regionali

I vitigni delle Marche

vitigni coltivati nelle Marche sono per il 60% a bacca bianca (soprattutto Verdicchio). Il Verdicchio è oggi fra le più interessanti uve autoctone a bacca bianca d’Italia,  capace di vini complessi e di grande struttura. Tra i vitigni bacca nera i più importanti sono il Montepulciano e il Sangiovese. Nelle Marche si trovano anche vitigni autoctoni come il Lacrima e la Vernaccia nera. In regione si coltivano anche lo Chardonnay, il Ciliegiolo, la Passerina, il Pecorino, il Trebbiano toscano e la Malvasia bianca lunga.

Vini delle Marche
ESINO DOP
Il Bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5% vol.) si presenta con una tenue colorazione…
Vini delle Marche
MARCHE IGP
Il bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 9,5% vol.) presenta color giallo paglierino con odore…
Vini delle Marche
OFFIDA DOP
L’Offida Passerina (titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,50% vol.) è un vino bianco dal colore…
Vini delle Marche
PERGOLA DOP
I vini Pergola hanno caratteristiche organolettiche nettamente influenzate dal vitigno Aleatico, predominante nel processo di…

La storia del vino nelle Marche

Le origini della viticoltura nelle Marche risale all’epoca etrusca, fra il decimo e l’ottavo secolo a.C. Plinio il Vecchio ha scritto dei vini delle Marche nella sua importante opera Naturalis Historia, portando una testimonianza diretta della viticoltura in epoca Romana. La viticoltura e la produzione di vino erano diffusi nelle Marche del 1200, con vari editti e testimonianze scritte. All’inizio del 1800 l’agricoltura delle Marche era prevalentemente caratterizzata dalla coltivazione di cereali e la viticoltura non aveva un ruolo primario tra le coltivazioni. Nel 1900 l’area vinicola del Piceno è la più importante della regione, con le uve Sangiovese e Montepulciano, mentre nella parte settentrionale si concentrava la produzione di vini bianchi da uve VerdicchioTrebbiano e Malvasia. Nel 1953, ad opera della cantina Fazi Battaglia, venne creata la bottiglia a forma di anfora che ancora oggi è associata al Verdicchio.